L’Abito del Terz’Ordine
di uomini e donne
della ‘penitenza’
Era comunemente in uso già con S. Francesco
per i Terziari quali San Corrado quello
detto 'guarnello' o 'piacentino'
Estraiamo i commenti e le notizie storiche da un Trattato epocale molto bello e istruttivo, un volume edito nel
Si tratta del “Trattato del Terz’Ordine o vero ‘Libro come Santo Francesco istituì et ordinò el Tertio Ordine de Frati et Sore di Penitentia et della dignità et perfectione o vero Sanctità Sua’ – di Mariano da Firenze scritto verso gli anni del 1520.
E’ un testo quindi culturalmente interessante che il cultore di francescanesimo dovrebbe avere nei propri volumi personali.
In questo breve saggio daremo in forma sintetica alcuni passi del “Trattato” circa l’abito in uso dalle origini per i Terziari laici sposati o meno e per quelli che già vivevano in piccole comunità alla stregua di quei ‘penitentes’ dell’eremo-hospitale di Calendasco di Piacenza, luogo del ritiro del nostro amatissimo Santo Eremita Corrado Confalonieri. I neretti nel testo sono nostri.
Come si debba andare vestito di panni vili
Cap.° 5°
- pag. 360
Ma quanto al vestire delle donne, dice che le sore si vestino di quello medesimo panno, cioè di quello medesimo pregio; ma concede loro che co mantelli di panno possino portare le tonache di guarnello o vero di panno piacentino bianco o nero, o vero di palutello di canapa o lino, che sia largo et sanza alcuna crespa cucito; el pregio del quale non passi dodici soldi di Ravenna. Ecco addunque per li sopra decti panni et pregii come appertamente sancto Francesco vole che li frati et sore si vestino di panni vili.
- pag. 363
Così ancora del colore, quando uno non volessi portare li panni di tanto vile colore, li possono concedere che porti li vestimenti di colore bianco o nero come si contiene nella regola non bollata, nella quale (S. Francesco) concede loro che per tonica possino havere guarnelo o vero panno piacentino bianco o nero che sia. Così portava sancto Ivo di Bretania et sancta Margherita da Cortona, cioè la tonica bianca virgata di alcune virgule di colore nero ma naturale.
Della forma del habito e come molti signori sono vestiti tale habito
Cap.° 6°
- pag. 364
Per queste pelli che qui co mantelli fa memoria, intendo el vestimento inferiore, che se vogliono portarlofoderato di pelli o aperto o intero, cioè cucito dinanti; se non è intero, non debono portarlo aperto come fanno li altri secolari, ma affibiato come si conviene alla honestà, colle maniche serrate, cioè intere.
- pag. 365
Alcuni altri come heremiti et che vivono in congregatione co tre voti solenni portano uno capuccio dinanzi disteso in sino alla cintura come di rieto, a diferentia de frati minori...
Et benchè dica sia di quello medesimo panno, niente di meno concede loro che decta tonica la possino portare di guarnello o di piacentino bianco o nero. El guarnello è panno di laccia et bambagia, et el piacentino, secondo alcuni, di lino et lana, et secondo altri di rascia. Queste tonache legieri credo sancto Francesco habbia ordinato loro come homo discreto acciò sieno più acte et spedite nel governo della famiglia.
- pag. 366
Ma quanto alla forma de mantelli, trova due forme. La prima è quella come li homini, cioè el mantello alle spalle in figura di peviale affibiato dinanzi al pecto, et maximo le vedove; ma le maritate in alcune parti lo portano aperto, sotto le combita rimesso, et in viduità rimanendo lo affibbiano o lo portano nella seconda forma.
- pag. 367
Li altri vestimenti quanto alla forma (S. Francesco) non li determina, et possonli portare come li altri del secolo, purchè sieno honeste portature aperte o intere che sieno; così le sore possono portare guarnelli et piacentini di colore bianco o nero, et cintole di coio, come portano li altri. Ecco che altro habito non determina che el mantello.
Et però quelli che non volgiono portare el mantello si può dire che non sieno del Tertio Ordine, benchè portino li panni superiori di colore bigio; perchè sancto Francesco non si cura del colore, ma solo che sia panno humile et nella forma che ha ordinato, cioè mantello senza scollatura.
il volume è disponibile presso
la Editrice Franciscanum di Roma
presso la Curia Generalizia del TOR