LETTURE DEL BLOG N. 131.752 ALLA DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

CRONOLOGIA DI SAN CORRADO


Cronologia storica elaborata sulla base della documentazione edita ed inedita piacentina
a cura di Fulvio A. Malvicini



VIII – XI secolo carte nel Codice Diplomatico Longobardo esplicitano di ‘Kalendasco’ e della sua chiesa – primo xenodochio per pellegrini posto poco lontano dal primo nucleo abitativo – antico passo sul Po menzionato nei Codici
1042 carte relative alla ‘strata romea’ che passa ‘propter Kalendasco’; XIII–XIV secolo documenti vari sul porto del Po di Calendasco, sul Monastero Benedettino di Cotrebbia (vecchia) e sulle Diete del Barbarossa
1100 ca. prima comunità di ‘penitenti’ a cura dell’hospitio per poveri e pellegrini
1260 ca. comunità eremitica penitente francescana con a capo frate Aristide
1280 a Piacenza si celebra il primo capitolo dei Penitenti francescani non ancora suddivisi in secolari e regolari
1285 ca. S.Chiara di Montefalco (Umbria) fa venire da Calendasco frate Aristide perché sovrintendo alla costruzione del nuovo convento; nel 1290 le suore Terziarie di Montefalco sono riconosciute dal vescovo
1289 papa Niccolò IV redige nella Bolla Supra Montem la Regola per i Terziari penitenti francescani, che prima di allora usavano quale Regola il Memoriale Propositi scritto da San Francesco in persona
1290 nasce Corrado dei Confalonieri in ‘burgi Calendaschi’ (vedi Legato 9 agosto 1617)
1295 condotta a termine la costruzione del monastero di Montefalco; frate Aristide torna alla piccola comunità di Calendasco
1313 ca. anno dell’incendio del bosco durante la caccia ad opera di Corrado; governatore di Piacenza è Gian Galeazzo Visconti
1312 ca. fino 1330 ca. diatriba dei francescani Spirituali dei quali furono importanti sostenitori frate Ubertino da Casale e frate Angelo Clareno; periodo della fuga degli Spirituali in Sicilia
1314 ca. vendita dei beni di Corrado per pagare i danni; inizio dell’itinerario di conversione
1315 entra nel piccolo eremo-hospitale dei Penitenti di Calendasco
1340 ca. dopo un itinerario spirituale vissuto in questo luogo, decide di partire pellegrino per i luoghi Santi di Roma
1343 ca. inizio dell’itinerario spirituale-eremitico in Sicilia, presso la Valle della città di Noto
1351 Corrado muore nella grotta netina
1448 a Montefalco nel convento di San Rocco è celebrato il primo Capitolo Generale del TOR
1448 in questi anni i Confalonieri sono feudatari di Calendasco
1482 il 18 di gennaio Lodovico il Moro pone assedio al castello di Calendasco, il capitano Antonio Confalonieri dopo una strenua difesa si arrende
1485 a Noto il corpo di Corrado viene collocato in un’urna argentea (attuale)
1515 per la Diocesi di Siracusa è confermato il culto a Corrado; 1544 al 30 di ottobre il culto viene esteso a tutta la Sicilia
1557 tra le proprietà dei Confalonieri a Calendasco oltre al castello vi è ancora l’antico ‘hospitio’ in seguito passato agli Zanardi-Landi
1572 il 13 settembre viene ucciso nel castello di Calendasco Lodovico Confalonieri per mano del conte Antonello de’ Rossi, amante della moglie Camilla
1584 ultime carte notarili del rapporto tra il presbitero della chiesa di Calendasco e il Confalonieri abitante nel castello; inizio del recupero della memoria dell’avo Corrado
1607 dopo la successione ai Confalonieri degli Zanardi- Landi, anche questi ultimi hanno ottimi rapporti con la chiesa e volentieri concedono vantaggiose permute di terreni e diritti irrigatori per i prati di proprietà del presbitero
1610 8 novembre lettera scritta dai Giurati di Noto a Piacenza, nella quale si afferma che tra i beni del Santo Corrado vi era un tempo anche il castello
1612 eretta in Cattedrale a Piacenza la Cappella di San Corrado a cura di Gian Luigi Confalonieri; affreschi della Vita del Santo piacentino
1614 il canonico Campi scrive una agiografia su San Corrado eremita piacentino
1617 il 9 agosto nella Curia Episcopale di Piacenza, alla presenza del notaio e Cancelliere Episcopale, del Vescovo ed insigni testimoni il Conte Zanardi-Landi redige a favore della parrocchia di Calendasco un ‘Legato’ con beneficio terriero e delibera la costruzione nella stessa chiesa di una cappella dedicata al Santo, tutta completa degli arredi per le celebrazioni e devotamente ornata e dipinta; nel documento legale viene espressamente detto essere nato Corrado in Calendasco; il Santo è Patrono protettore di queste terre
1619 è del 26 maggio l’atto per l’erezione del Convento Cappuccino di San Corrado in Fiorenzuola d’Arda
1625 il 12 settembre papa Urbano VIII concede ‘Ufficio e Messa’ propria agli Ordini Francescani per il Santo Corrado
1625 al 2 giugno con Decreto del Cardinal Farnese si pone giorno di Festa feriale obbligatoria il 19 febbraio per Piacenza, in memoria di San Corrado piacentino e con officiatura di un solenne Pontificale in Cattedrale
1650 mappa conservata in Archivio di Stato di Parma, mostra il borgo di Calendasco con la chiesa parrocchiale, il castello e l’hospitale con un proprio oratorio dotato di campanile
1660 ca. carte notarili inedite relative all’hospitio di Calendasco
1749 nella parrocchia si conserva un registro denominato ‘Giornale per il Priore del Sodalizio di San Corrado’ Patrono del luogo
1810 nuova erezione di un ‘Consorzio di San Corrado’ e suo regolamento, con un registro associativo - 1836 a Piacenza epidemia di colera, a Calendasco viene aperto un ‘lazzaretto’
1857 nuovo registro del ‘Consorzio di San Corrado’
a Calendasco si conservano due insigni reliquie del Santo: la prima, di più antica donazione, è un pezzo d’osso dell’avambraccio conservato in Cattedrale a Piacenza, la seconda reliquia è l’intero pollice della mano sinistra conservato in una elegante stauroteca in stile gotico lombardo
la certezza scientifica rimasta negli scritti testimonia del culto e della venerazione di San Corrado Confalonieri a Calendasco da ben quattro secoli.

Per approfondire

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  • L'Araldo di San Corrado è il Collegamento Devozionale Italiano dei Devoti e Fedeli del Santo piacentino morto a Noto il 19 febbraio 1351 e nato in Calendasco (Piacenza) nel 1290