LETTURE DEL BLOG N. 120.882 AL 24 GENNAIO 2024

OTTAVA SAN CORRADO 2022

DOMENICA 27 FEBBRAIO
OMAGGIO FLOREALE ALLA STATUA AL SANTUARIO
E SANTA MESSA SOLENNE
 
Al Santuario di San Corrado posto fuori le mura di Noto proseguono le solenni cerimonie in onore del Patrono.
Come ormai tradizione i Portatori dei Cilii ed i Portatori di S. Corrado han portato l'Omaggio floreale ai piedi della grande statua di San Corrado sul piazzale del santuario con l'Inno suonato dalla Banda Musicale cittadina che è un fiore all'occhiello per la bravura.
Al termine di questo momento devozionale la santa messa celebrata dal Rettore del santuario corradiano don Eugenio Boscarino.
Presente il Sindaco della Città che ha acceso il Cero Votivo al Patrono dentro alla Grotta nel santuario.
Anche in questo anno la festa al Patrono ha avuto i suoi momenti importantissimi e principali cioè le solennissime liturgie eucaristiche tenute in cattedrale ed al santuario.
Passata questa pandemia si potrà tornare ad aggiungere al culto anche il rito della processione che è un altro momento di devozione fortissimo per tutti i fedeli di Noto. 
Le belle e importanti foto sono di Paolo Franzò ed alcune da facebook
 
 
 





19 FEBBRAIO NOTO LE FOTO

LA FESTA PATRONALE
DI SAN CORRADO
Sabato 19 febbraio 2022 
Città di Noto
 
Alcune delle bellissime fotografie dell'Omaggio floreale alla Statua e del Pontificale in cattedrale realizzate da Paolo Franzò
 




 



CALENDASCO 2022 LE FOTO

DOMENCIA 20 FEBBRAIO 2022
LA FESTA DEL PATRONO
SAN CORRADO CONFALONIERI
Calendasco
 
Alla messa solenne presenti autorità locali e il Sindaco del paese natio di San Corrado. Presiede la santa messa padre Secondo Ballati ofm superiore del convento e del santuario mariano di Piacenza di Santa Maria di Campagna coadiuvato da don Fabio Battiato parroco di Calendasco.
La reliquia è esposta all'altare antico del Patrono ove svetta il quadro del Santo con lo sfondo dell'incendio.
Dalla parte opposta la statua antica di oltre 100 anni fa con accanto il Cilio grandissimo donato dai Netini nel 2015.
Nell'abside svetta l'affresco con Cristo in croce con al fianco S. Corrado ed anche sulla parete laterale l'altro grande quadro di S. Corrado.
Fotografie di Umberto Battini
 

DUE DANNAZIONI A SAN CORRADO

AMICI DEVOTI
il mio articolo pubblicato sul giornale ILPIACENZA
sabato 19 febbraio 2022 puoi leggerlo cliccando il LINK
 
OPPURE SCORRI LA PAGINA
propongo il mio articolo che ho pubblicato qui a Piacenza circa le due dannazioni della memoria subite da San Corrado, fatti storici documentatissimi da conoscere perchè ci fansapere meglio le cose riguardanti il Patrono.
Studiando le carte si capiscono tante cose che nessuno prima aveva preso in considerazione.
Nelle due immagini allegate all'articolo vedrete nella prima il quadro del Toncini (1835) nel Museo di Palazzo Farnese di Piacenza che è l'assassinio del duca Pierluigi Farnese per mano dei quattro congiurati tra i quali Giovanluigi Confalonieri di Calendasco causa della seconda dannazione (1547), nell'altra foto un particolare del quadro di Calendasco in chiesa, che mostra San Corrado con sullo sfondo il fatto dell'incendio (1315), causa della sua prima dannazione avuta dalla sua stessa famiglia.
 
Umberto Battini 
studioso di S. Corrado e Socio Onorario dei Portatori dei Cilii di Noto
 
DAMNATIO MEMORIAE
SAN CORRADO NE SUBI' PERFINO DUE

 
di Umberto Battini
 
Anche al solo pronunciarla, in latino, si capisce che questa breve frase non promette nulla di buono: damnatio memoriae, dannazione della memoria, cioè la cancellazione di ogni traccia che riguardi una persona, come non fosse mai esistita. Ce lo spiega bene il dizionario Treccani da dove derivi questo fatto e cosa riguarda. Il nobile piacentino Corrado dei Confalonieri, che è da secoli venerato come santo, ne ha avute ben due, un record imbattuto tra i santi d’ambito locale qui a Piacenza.

La prima dannazione perpetua, che avrà poi dei risvolti storici sulla sua stessa vita pubblica e poi da convertito come penitente tra i francescani, la ottiene verso l’anno 1315. Siamo in pieno medioevo quando la terra piacentina era diventata dominio milanese e sottoposta al duro governo di Galeazzo Visconti, ghibellino temibile e nemico giurato di guelfi e papalini.

A dargli però la damnatio sarà la sua stessa famiglia di appartenenza: i Confalonieri, guelfi e militi del vescovo locale, che erano a capo delle truppe come capitani e portatori del confalone della chiesa con privilegi ed esenzioni notevoli. Una casata molto prolifica, divisa tra la città di Piacenza e le due vallate, quella del Val Chero e l’altra della Val Tidone. Spicca tra la documentazione medievale il feudo di Calendasco e del suo maniero, che i Confalonieri abitarono per circa tre secoli e che dava al più anziano il titolo di capitano del castello, come ben mostrano le carte.

Non era raro che un nobile caduto in disgrazia fosse depennato dalla famiglia, i libri storici ne son pieni, e anche a San Corrado toccò questo sfregio umiliante: dovuto all’incendio che causò durante una battuta di caccia nei dintorni del feudo di Calendasco, dove nacque nel 1290.

Per stanare la selvaggina tra i rovi e la boscaglia fa appiccare piccoli fuochi che però, data la stagione calda in breve tempo vanno a carbonizzare campi di frumento, boschi e qualche piccola cascina agricola comprese le stalle con gli animali. Un danno economico ingente, siamo nel 1315.

Gli sgherri inviati dal Visconti catturano un contadino e lo portano in città perché sia condannato alla forca e così Corrado preso dal rimorso, corre a Piacenza e fa pubblica ammenda: il fatto di esser un nobile gli salva la vita, però deve risarcire tutto il danno.

Tocca ai suoi famigliari raccoglier la somma e liquidare Corrado che così può far fede a questa ammenda, ma si ritrova povero di tutto, denigrato, abbandonato e cancellato dalla memoria dei Confalonieri. Si fa penitente terziario francescano nel piccolo ospitale, poco discosto dal borgo, dove dopo circa dieci anni partirà per la Sicilia, arrivando a Noto, dove ha vissuto da eremita in santità mentre la consorte diventava monaca tra le clarisse di Piacenza.

La seconda damnatio, ancor più feroce, viene procurata alla memoria di Corrado quando ormai è santo per la Chiesa, ma ancora il suo culto deve esser divulgato fuori dalla Sicilia. La cancellazione della sua memoria tra i santi piacentini durerà fino al primo 1600 e sarà voluta dai Farnese ed anche da papa Paolo III Farnese.

Ecco come questa mannaia si ritorce sul culto di San Corrado: nel 1547 i quattro congiurati di Piacenza, cioè i nobili Pallavicino, Landi, Anguissola e Confalonieri uccidono a Piacenza, il Duca Pierluigi Farnese, figlio di papa Paolo III. Dagli atti della confisca farnesiana che poi si abbatte su questi casati, sappiamo che Giovanluigi Confalonieri, congiurato, era partito per il fatto di sangue dal castello di Calendasco dove viveva come feudatario e milite vescovile.

I Farnese da quel 10 settembre 1547, data dell’uccisione, impiegheranno ben quasi quarant’anni per giungere alla vendetta contro il Confalonieri di Calendasco che, finalmente per loro, nel 1590 se ne parte con la famiglia e va esule a Milano. Dove però Giovanluigi è accolto con grandissimi onori, ma questa è un’altra storia.

Ovviamente i Farnese non permisero che il culto di San Corrado, vanto della casata Confalonieri, fosse divulgato nel Piacentino: si dovranno attendere le lettere scritte da Noto nel 1610 dai Giurati netini per aver più precise informazioni circa il santo. Una lettera al Duca Farnese (che se ne lava le mani) una ai Giurati di Piacenza (che faranno una piccola ma accurata e fruttuosa indagine) e una al Vescovo che farà conoscere della nascita del santo di Calendasco.

Con il trasferimento del ramo dei Confalonieri di Calendasco e Val Tidone a Milano, i Confalonieri rimasti dell’altro ramo di discendenza, che manterranno ottimi rapporti con i Farnese, non metteranno mai il becco in questa questione.

Grazie comunque al Confalonieri più anziano, Luigi, si riesce a far breccia nella damnatio farnesiana e si costruisce nel 1613 una cappella al Santo con affreschi in cattedrale a Piacenza, come culto devozionale. Mentre a Calendasco e si badi bene, solo lì, verrà concesso il Patronato e dal 1617 con il Legato Sancti Conradi sarà eretta un cappella dedicata. L’atto redatto in curia vescovile in città è approvato e firmato dal vescovo mons. Claudio Rangoni, che anche fa scrivere dal notaio che “dopo accurata indagine sulla vita da laico di San Corrado si è giunti alla conclusione che nello stesso luogo di Calendasco il santo ha tratto la sua origine terrena e che da anni ormai sempre lì gli abitanti gli tributavano un culto speciale”.

In poche parole possiamo dedurre che a Calendasco, feudo Confalonieri per circa trecento anni, qualche anno prima di questi fatti del 1600, si sapesse della raggiunta santità di Corrado nato nel castello nel 1290, riapparso degnamente dalle nebbie delle due dannazioni della memoria e che riecheggiano nel quadro seicentesco della chiesa e nello stemma Confalonieri che a centinaia ancora resta dipinto sul cassonato del salone superiore del maniero.

San Corrado visse come eremita in una grotta nella Valle dei Tre Pizzoni in quel di Noto e lì morì il 19 febbraio del 1351. Il suo miracolo maggiore è la comparsa “dal nulla nella grotta di roccia” di piccole pagnotte calde che donava ai visitatori attoniti. Il suo ricordo è vivo ovviamente a Calendasco dove è patrono da oltre quattro secoli e dove si venerano due reliquie insigni donate addirittura dai vescovi di Noto nel 1907 e nel 1927.

Umberto Battini

 



 

N O T O 19 FEBBRAIO 2022

FESTEGGIAMENTI
NEL DIES NATALIS
LA NASCITA AL CIELO
DI SAN CORRADO A NOTO

19 FEBBRAIO 2022
ore 9 OMAGGIO FLOREALE alla statua del Patrono
ore 10.30 IN CATTEDRALE IL PONTIFICALE
presieduto dal voscovo mons. Staglianò
e DONO del CERO VOTIVO da parte del Sindaco
 
Rispettando le disposizioni anticovid

I NETINI DI ROMA 2022

SOLENNITA' DI SAN CORRADO
NELLA CHIESA DEI SICILIANI
I Netini di Roma invitano tutti i devoti
 
Come tradizione anche in questo particolare anno, seguendo le disposizioni anticovid, si solennizza San Corrado Confalonieri a Roma alla chiesa di Santa Maria Odigitria ove è la cappella del Santo.
La celebrazione liturgica sarà presieduta da don Giuseppe Di Stefano della Diocesi Netina in accordo con la Chiesa locale.
Nella Capitale di farà quindi memoria di S. Corrado nel giorno di sabato 26 febbraio alle ore 18.30.
L'invito è rivolto a tutti.
 

 
 


NOTO ALLA CHIESA ECCE HOMO

LA RELIQUIA ESPOSTA SOLENNEMENTE
giovedì 17 febbraio 2022
 

 

ESPOSTO SAN CORRADO

L'ARCA ALL'ALTARE MAGGIORE
DELLA CATTEDRALE DI NOTO 
Come indicato nel programma ufficiale dei festeggiamenti al Patrono dal 16 febbraio 2022 l'Arca è esposta all'altare maggiore.
La Traslazione è avvenuta come da programma martedì 15 alla sera in forma solenne ma ridotta - causa protocolli covid - ad alcuni Portatori del Santo e dei Cilii, era presente al tradizionale momento religioso anche il sindaco, che rappresenta tutta la comunità.
Questa traslazione ha comunque una grande importanza perchè non fa fermare la Tradizione di questo fatto devozionale antico che si rinnova ugualmente anche se siamo ancora e speriamo per poco, in periodo di pandemia.
 

 
 

RACCOLTA CIBO 2022

SABATO 12 FEBBRAIO 2022
AD UNA SETTIMANA ESATTA DAL 19 GIORNO DEL PATRONO
LA RACCOLTA ALIMENTARE 
Coinvolti i Portatori di San Corrado, i Portatori dei Cilii e tanti volontari delle varie Associazioni di Noto e tutti a rappresentare il popolo fedele al Patrono
 
La Bottega Solidale Caritas della Città di Noto ha comunicato che sono stati raccolti ben 2108 kg di generi alimentari ! 
La generosa raccolta è frutto del dono del popolo netino e tra i volontari che hanno partecipato sono i Portatori di San Corrado, i Portatori dei Cilii, i volontari della Protezione Civile, i volontari della Bottega Solidale ed i volontari della AUSER.
 

LETTERA DA ENRICO CONFALONIERI AI NETINI

DAL QUOTIDIANO NOTONEWS
giovedì 10 febbraio 2022
 
ECCO IL TESTO DEDICATO A TUTTI I FEDELI DI NOTO E NEL MONDO
 






Enrico Confalonieri discendente della casata del ramo Val Tidone di Piacenza (quello di San Corrado e dei famigliari di Calendasco come da atti archivio) e ha inviato un suo saluto per questo anno in occasione di San Corrado perché causa Covid non verrà in Italia. Solitamente è presente a Calendasco (città natale di Corrado Confalonieri) ogni anno, così come a Roma con i Netini per festeggiare il Santo Patrono con l’Associazione Netini di Roma.

“Dalla provincia di Calendasco della nostra amata Piacenza che ha acceso la luce della vita del nostro Patrono, alla cittá di Noto della bella Sicilia che ha visto spegnersi la luce. Dall’´imponente castello di Calendasco all´umile eremo della valle del Pizzone. Dalla semplice Chiesa di Santa Maria Assunta di Calendasco, alla maestosa cattedrale di Noto, che celebrino e facciano sentire la gioia trattenuta in tutto questo tempo! Si facciano sentire forte la gola cantare l´inno a San Corrado perché sappia che lo amiamo e che continueremo ad amarlo per tutte le grazie concesse e per essere sempre con noi proteggendoci !  

Non importa dove siamo, Corrado é sempre con noi e ascolta quando gli parliamo, perché le nostre preghiere sono un dialogo con lui. Manteniamo viva la fede e l´amore e ringraziamo il Signore per averci dato la grazie di avere il nostro Santo Patrono. Con tutto il mio affetto ai Signori Portatori dell´Arca, ai Signori Portatori dei Cili ed a tutti i devoti Piacentini e Netini e da tutto il mondo!”.

CLICCA QUI E LEGGILO DA NOTONEWS IL LINK DIRETTO

articolo apparso su NOTONEWS

SAN CORRADO 2022

N O T O
Scorrendo la pagina web trovate le foto del Programma ufficiale
 
INTANTO QUI ELENCHIAMO ALCUNE DATE IMPORTANTI
 
GIOVEDI' 10 FEBBRAIO 2022
ESPOSIZIONE DELL'ARCA DI SAN CORRADO AL SUO ALTARE
 
SABATO 12 FEBBRAIO
RACCOLTA ALIMENTARE
 
MARTEDI' 15 FEBBRAIO
TRASLAZIONE DELL'ARCA ALL'ALTARE MAGGIORE
 
SABATO 19 FEBBRAIO FESTA DI SAN CORRADO
ORE   9.00 OMAGGIO FLOREALE ALLA STATUA DI SAN CORRADO

ORE 10.30 SOLENNE PONTIFICALE IN CATTEDRALE
DEL VESCOVO MONS. ANTONIO STAGLIANO'

DOMENICA 27 FEBBRAIO
OTTAVA DI SAN CORRADO

N O T O FEBBRAIO 2022

PER TUTTI I FEDELI
IL PROGRAMMA DEL MESE CORRADIANO
A NOTO 


SIRACUSA E PACHINO 2022

IL PROGRAMMA DI SAN CORRADO
A SIRACUSA E PACHINO
 
Appena pronti metteremo anche i programmi degli altri luoghi corradiani per farli conoscere a tutti i fedeli di San Corrado sparsi in Italia e nel mondo.



 

MESE CORRADIANO 2022

FEBBRAIO
IL MESE DI SAN CORRADO
Noto lo scrigno che custodisce il Santo Corpo
foto da facebook TuttoEremoSanCorrado
Il primo febbraio di ogni anno porta l'apertura del mese nel nome del Patrono San Corrado Confalonieri da Calendasco piacentino.
Dalla Città di Noto e dall'Eremo Santuario Fuori le mura passando per Pachino, Avola, e per Siracusa dove al quartiere della Mazzarona c'è la grande chiesa dedicata al Santo Eremita, si cominciano le celebrazioni che porteranno alla festa solenne del 19 febbraio.
Il fulcro della solennità patronale rimane certamente la santa messa in onore di S. Corrado che purtroppo anche per questo anno non potrà avere la grandiosa processione causa l'epidemia del covid che per fortuna sta lentamente sparendo.
L'ultima grande processione è stata quella del 19 febbraio 2020 e quasi per un messaggio del Cielo, durò quasi cinque ore d'orologio, come se San Corrado volesse stare tra la sua gente di Noto il più possibile perchè poi sarebbe arrivato il fatto del covid.
Ma intanto sappiamo come è stato già nello scorso anno, che non verranno a mancare momenti religiosi importanti e uno di questi rimane l'Omaggio Floreale alla statua del Santo: quella in città e quella nel piazzale del Santuario.
Il Santuario fuori le mura rimane uno dei luoghi principe del culto di venerazione per il fatto della santa grotta corradiana che ospitò in vita e fino alla morte il Patrono; in cattedrale a Noto certamente si vivrà il mese con la santa messa giornaliera che vedrà esposta la reliquia del braccio che nel 2020 ha compiuto i 70 anni da quando è stato realizzato in argento e donato dal popolo devoto netino appunto nel 1950.
In cattedrale poi c'è l'Arca con il  Santo Corpo dell'Eremita che certamente verrà poi esposta alla vista dei fedeli per rendere questa vicinanza ancora più sensibile, avendolo lì sotto agli occhi e potergli parlare.
Anche nei luoghi dove San Corrado è amato si preparano eventi religiosi nell'attesa della festa del 19 febbraio, e appunto come ben detto sappiamo che avviene ad Avola, a Pachino e a Siracusa per quel che riguarda la Sicilia, ma senz'altro anche da altre parti ci saranno momenti corradiani.
La solennità sarà di certo festeggiata degnamente a Roma dal folto gruppo di netini, a Calendasco dove nacque ed è Patrono da più di 400 anni, e anche i Netini del Nord così come nelle chiese francescane del Terz'Ordine e non solo ed anche a Toronto in Canada dove sappiamo essere un gruppo di fedeli netini lì abitanti che con i cilii ed una bella statua e con l'esposizione del reliquia fan festa a San Corrado Confalonieri.
E cu' tuttu lu cori ciamamulo!

 

Per approfondire

  • visita www.araldosancorrado.org
  • Questo Blog e' un prodotto amatoriale e non editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001
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  • L'Araldo di San Corrado è il Collegamento Devozionale Italiano dei Devoti e Fedeli del Santo piacentino morto a Noto il 19 febbraio 1351 e nato in Calendasco (Piacenza) nel 1290