Nel ricordo di padre Gabriele
(Mogliano 14 ottobre 1917 - +Assisi 5 ottobre 2006)
Sala del Cantico
il tavolo dei relatori
da destra p. Alessio Maglione Ministro Provincia S. Francesco di Assisi
prof. Giovanna Casagrande Univ. Perugia
prof. Grado G. Merlo Univ. Milano, Presidente Società Internazionale
di studi francescani
prof. Mario Sensi Univ. Pontif. del Laterano
davanti all'imponente chiesa della Minerva, piazza del Comune in Assisi
di fianco al Convento di S. Antonio del TOR
assieme a padre Alceo Guardiano del convento, al Ministro della provincia padre Alessio ed
a padre Fernando Scocca
con il M° Bruno Grassi di Calendasco
attuale proprietario del romitorio-hospitale di S. Corrado
e luogo privilegiato di soggiorno del p. Gabriele
e il dott. Angelo Andreozzi
alcuni dei giovani frati TOR del Convento in Assisi
con i quali è nata una fraterna amicizia
ASSISI sabato 8 marzo 2008
Convento S. Antonio del Terzo Ordine Regolare di S. Francesco
Sala del Cantico
La cronaca dell’incontro commemorativo di p.Gabriele Andreozzi (1917 - +Assisi 5 ottobre 2006)
di Umberto Battini
Quale premessa mi corre obbligo far presente a tutti i Devoti ed Amici in San Corrado che ci leggono nell’Araldo web, che, se a tutt’oggi, il culto e la devozione e gli studi sul nostro Santo Patrono, nella terra di Piacenza in questi oltre dieci anni, sono stati spronati, coltivati ed incoraggiati, per buona parte lo dobbiamo proprio a padre Gabriele.
E quindi abbiamo un debito di riconoscenza verso questo buon padre del Terzo Ordine: la conoscenza che abbiamo oggi del Santo, l’incremento del culto in terra piacentina va a giovamento di tutti i Devoti di ogni luogo e dove, da Noto a Roma e Piacenza.
E poi dobbiamo riconoscere che il Comune Patrono ha vestito l’abito religioso che oggi vestono i reverendissimi frati del TOR, che sempre nei decenni e, mi permetto dire, nei secoli, hanno venerato tra il loro Ordine la figura di San Corrado; si pensi agli studi ed ai volumi pubblicati da insigni padri sulla Storia dell’Ordine ove non manca mai nelle varie citazioni, anche la figura del nostro Patrono, si pensi al Bordoni nel 1600, al Luconi, al Pazzelli ed al Parisi, al Temperini e non ultimo proprio il p. Andreozzi con diversi saggi e un bel volume sul Santo Corrado Terziario francescano. E viene allora spontaneo anche riconoscere la vicinanza che materialmente, affettivamente, spiritualmente ci è stata data dai membri di questo Ordine, e che tutt’ora continua e che ci hanno preso ‘sotto la loro ala’ e la cosa, specialmente a noi devoti in Calendasco che abbiamo vissuto l’amicizia fraterna e vera del p. Gabriele, ci fa sempre più stimare ed amare questi amorevolissimi frati. Da parte mia auspico veramente con il cuore che quali Devoti prendiamo a conoscere anche in modo concreto e non solo storico, l’Ordine Terziario ove S. Corrado è una autorevolissima figura e quindi motivo per legarci rispettosamente ai tanti frati TOR che in Italia ed in tanti parti del mondo continuano a portare l’ideale spirituale francescano proprio di coloro che un tempo ed anche oggi sono “fratres de la penitentia”. E allora: Grazie!
L’incontro: cronaca dell’evento
Assisi - Sabato 8 marzo 2008
Puntuali alle 11,30 un nutritissimo gruppo di personalità e frati del TOR hanno riempito la grande e bella Sala Convegni del convento, detta “del Cantico”.
Io e Bruno Grassi (che oltre ad esser anche egli devoto di S. Corrado ed amico personale del p. Gabriele è colui che materialmente ha ristrutturato in maniera mirabile il romitorio-hospitale di Calendasco e nel quale abita) puntuali abbiamo preso posto. Erano presenti anche tanti frati del TOR giunti da altri loro conventi e quello che sorprende, è aver veduto un buon numero di questi di giovane età, segno che la spiritualità ‘de la penitentia’ ha una reale e viva presa ancora oggi sull’animo dei giovani e riflettendo, fu anche in San Corrado coltivata proprio nella giovinezza.
La commemorazione dell’opera di ricerca storica di p. Gabriele Andreozzi era stata organizzata dalla Provincia San Francesco d’Assisi del Terzo Ordine Regolare e dalla Società Internazionale di studi francescani. Per la Provincia francescana ha presieduto il Ministro Provinciale p. Alessio Maglione, mentre per la Società Internazionale il Presidente della stessa prof. Grado G. Merlo.
Sono intervenuti il prof. Mario Sensi della Pontificia Università Lateranense e la prof. Giovanna Casagrande della Università degli Studi di Perugia.
Questi studiosi hanno parlato della opera, di tutta una vita, svolta da p. Andreozzi a favore dello studio del Terzo Ordine francescano elencando decine di notevoli volumi che il frate ha dato nei decenni alle stampe, e della importanza basilare che essi hanno portato per la conoscenza più profonda dei “penitenti” terziari dalla nascita al nostro secolo: tra i fondamentali hanno ricordato i tre volumi editi nel 1993 dalle Editrici Franciscanum di Roma Il Terzo Ordine Regolare di San Francesco nella sua storia e nelle sue leggi.
Tra gli ascoltatori tanti insigni studiosi e storici di chiara fama, quali il prof. Menestò ed il prof. Piazzoni vice-Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana in Roma. E poi alcuni ‘compaesani’ del p. Gabriele giunti da Mogliano nelle Marche, borgo natale del frate, ed ancora era presente il frate vice-parroco della parrocchia di S. Achille di Roma, fondata dallo stesso p. Gabriele e nella quale in un prossimo futuro si pensa di trasferirne il feretro (privilegio questo che spetta ai fondatori di chiese parrocchiali).
Tra gli ospiti anche il vescovo emerito di Assisi, e poi il frate minore cappuccino prof. Leonard Lehmann teologo e Direttore della rivista scientifica Collectanea Franciscana, oltre come già detto ad altre personalità e tanti frati del TOR, fra loro il Definitore dell’Ordine della Curia Generale, il padre Fernando Scocca ed il Guardiano del convento di Assisi ove eravamo ospiti.
Ed ancora: l’architetto che si sta occupando della tomba del p. Gabriele presso la parrocchia di Roma che vedeva esposto anche un modello in scala del progetto.
All’inizio del convegno il p. Alessio ricordando e citando gli ospiti presenti tra il pubblico ha presentato tra gli altri, anche me e Bruno quali delegati per Calendasco ove si conserva ancor oggi l’eremo del ritiro corradiano e luogo amato dal padre Gabriele.
Un’altra conoscenza importante è stata con il dott. Angelo Andreozzi, accompagnato dalla moglie la sig. Riccarda, nipote del padre Gabriele; e questa è stata una piacevolissima occasione per incontrarci di persona, infatti padre Gabriele spesso ci parlava dei suoi nipoti e, cosa che ci riempie di orgoglio, il nipote dott. Angelo, già conosceva me e Bruno per la testimonianza stessa del suo amato zio. Così, ci ha raccontato che quando tornava da Calendasco di Piacenza, padre Gabriele raccontava loro di noi e della ospitalità e dell’affetto che gli dimostravamo: nel nostro borgo sul Po infatti più volte p. Gabriele fu insigne ospite durante la Festa Patronale di San Corrado, accolto da alcune famiglie che quasi facevano ‘a gara’ per poter avere questo privilegio. Il nipote ha testimoniato che “gli amori dei suoi ultimi anni di vita sono stati il beato Cropani in Calabria e San Corrado Confalonieri”.
Il padre Gabriele Andreozzi lo contattai personalmente nel lontano 1995 e nel febbraio 1996 ci fece dono della sua personale visita: partecipò alla Patronale del giorno 19 e nell’occasione fu organizzato il 1° Convegno Nazionale di Studi in onore di S. Corrado Confalonieri, convegno tenuto sotto lo stesso grande portico dell’eremitorio con grande concorso di popolo e fedeli; p. Gabriele partecipò quale oratore a tre dei cinque Convegni organizzati in questi ultimi 12 anni.
Dobbiamo a p. Andreozzi se, nel 3° Convegno tenuto in Piacenza il 18 marzo del 2000 ci fu data la possibilità di avere tra i relatori mons. Salvatore Guastella storico e studioso della città e diocesi di Noto, residente in Roma e con il quale abbiamo poi instaurato una ancor oggi solida amicizia e scambio circa la devozione, la storia ed il culto al Santo Patrono che ci accomuna. Anzi questa amicizia, nata grazie appunto agli auspici di p. Gabriele è continuamente fruttuosa e ci ha fornito altri importanti contatti devozionali, tra questi quelli con la “Associazione dei netini di Roma” del quale mons. Guastella è assistente spirituale da decenni.
Anche i rapporti devozionali con la stesa città di Noto, proprio grazie a tutto il movimento di culto e di cultura sviluppato ci ha dato delle ottime amicizie in quella città: qui ove si conserva il corpo del Santo da tanti secoli con una amore devozionale ineguagliabile.
L’amicizia con i netini è solidamente mantenuta attraverso la “Associazione dei Portatori di Cilii fedeli a San Corrado” di Noto, nella persona del segretario del sodalizio l’amico Salvatore Bertoli, anche egli collaboratore dell’Araldo web, inviandoci testi e fotografie dalla sua città.
Non posso dimenticare di farvi presente della amicizia e guida che abbiamo trovato noi fedeli in Calendasco, nel padre Lino Temperini, legame nato nel proseguo e nel nome della già solida amicizia del p. Gabriele.
Padre Lino è per noi un punto importante di riferimento con il TOR dopo che p. Gabriele si era ammalto ritirandosi in Assisi e, oltre ad un rapporto culturale e spirituale circa il Santo Patrono, ormai siamo orgogliosamente con affetto vicini a questo insigne studioso e storico dell’Ordine che, non ostante incarichi importanti che ricopre ci è sempre e tangibilmente vicino.
Prima della conclusione del convegno il padre Alessio Ministro della Provincia di Assisi, ha ricordato agli intervenuti che da Calendasco, luogo della nascita fisica e spirituale di San Corrado, avevamo da portare un saluto; così con non poca emozione ho portato il saluto della comunità civile e parrocchiale e dei devoti di Calendasco, presentando brevemente anche il volume del quale sono stato curatore su Gli inediti piacentini, donato poi ai relatori ed ai tanti studiosi presenti.
Ed anche, nei tre giorni con i quali abbiamo convissuto con la comunità francescana del TOR, mai abbiamo dimenticato di ricordare con enfasi della unione che in questi anni ha portato ad una sempre più concreta amicizia e collaborazione tra i devoti di Noto, di Roma e di Calendasco per la terra piacentina, facendoci per così dire “ambasciatori” per tutti i devoti dell’Italia, perchè è innegabile che questa devozione a San Corrado è diffusa forse più di quanto non si sospetti ed anche perchè gli stessi frati del TOR sono concretamente orgogliosi della figura del loro antico confratello: San Corrado Confalonieri piacentino, eremita e pellegrino penitente.
Concludendo.
Questa occasione nata sul ricordo affettivo del padre Gabriele Andreozzi, e che per un certo qual verso ci è veramente caro poter continuare con il nipote, è stata una ulteriore conferma di come sia possibile mantenere sulle solide fondamenta di un ‘cercatore di Dio’ quale è stato San Corrado, dei solidi rapporti fraterni che spaziano nelle forme umane, e che sono una unica calce per delle solida fondamenta: quindi grazie ai frati del Terzo Ordine Regolare, di Roma e di Assisi, cui p. Lino Temperini è riferimento indispensabile, ma anche ai frati dei diversi luoghi ad esempio della Sicilia, in cui essi portano la loro esperienza, e poi grazie a mons. Guastella che ci rende uniti ai devoti di Roma e di Noto e grazie a Salvatore Bertoli diretto indispensabile legame con i fedeli laici della stessa Noto riuniti nelle varie Confraternite.
Una conferma insomma che bisogna assolutamente continuare nel proposito di creare un grande collegamento italiano fra tutti i devoti del nostro veneratissimo San Corrado, con propositi sia di ambito culturale che di culto.
Umberto Battini
Agiografo di San Corrado