LETTURE DEL BLOG N. 120.882 AL 24 GENNAIO 2024

Confraternita di San Corrado
in Calendasco

Conserviamo i Registri a partire dai primi decenni del 1700


nella foto sopra: particolare di atto notarile del 28 gennaio 1753
della Compagnia del SS.mo Sacramento di Calendasco
ove sono citati anche il Priore, vice-Priore e Questori
della Compagnia di San Corrado, di antica fondazione

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Nel testo riportato sotto presentiamo il
Regolamento della stessa nel 1810


Dal volume: San Corrado Confalonieri
i documenti inediti piacentini

a cura di Umberto Battini, Calendasco (Piacenza) Ediz. Storiche
della Compagnia di Sigerico - 2006, alla pag. 82


Nel Registro del Consorzio di S. Corrado eretto il 20 maggio 1810 è scritta di pugno dall’arciprete la parte normativa, che così integralmente riporta:

Istruzioni per il Consorzio di S. Corrado.

Gli ascritti al consorzio di S. Corrado pagheranno ogni anno lire tre, ed alla loro morte saranno suffragati con un officio e numero di messe, il quale sarà sempre maggiore quanto maggiore sia il numero degli ascritti.

Non si godrà di questo suffragio quando non si pagasse in tutti gli anni, e trovandosi che qualcheduno avesse ommesso di pagare in qualche anno, non si potrà esiggere dal consorzio l’ufficio con il numero di messe corrispondente al numero degli ascritti.

Gli uomini ascritti al consorzio sono invitati a provvedersi di Cappa di color bianco, della quale si serviranno per la processione del SS.mo Sacramento, in onore del quale si è pensato particolarmente di eriggere il consorzio, per la processione della B. Vergine Madre di Dio, ed anche quando, permettendolo la stagione, e la strada si porta il viatico agli infermi.

Gli ascritti al consorzio, quando seguisse la morte di qualche confratello, o sorella, reciteranno una terza parte del Rosario in suffragio di quell’anima passata all’altra vita.

Sono pure invitati gli ascritti a suffragare nella Chiesa l’anima del loro confratello, o consorella nel giorno nel quale si farà l’ufficio.

Avendosi preso per Protettore di detto Consorzio S. Corrado Patrono di Calendasco, sono invitati gli ascritti ed ascritte al consorzio nel giorno della di Lui festa che cade nel giorno diciannove di febbraio ad onorare il Santo col ricevere in detto giorno il SS.mo Sacramento dell’eucaristia, premettendo una Santa confessione.

Siccome in tutto quello che facciamo, dobbiamo proporsi la gloria di Dio, come dice l’Apostolo S. Paolo, perciò nella Festa del Santo Protettore si reciteranno tre Pater e tre Gloria in Onore della SS.ma Trinità, Padre, Figliuolo, e Spirito Santo, perché sia Dio uno nell’essenza, e Trino nelle persone da tutti glorificate, sia esaltata la Santa Chiesa Santificata col Sangue prezioso di Gesù Cristo nostro Redentore.

Consorzio di S. Corrado in Calendasco eretto il 20 maggio dell’anno 1810.

Antonio Cavallotti Arciprete ascritto esso pure al medesimo Consorzio.


Gli iscritti erano suddivisi in 145 uomini e 124 donne, tra i quali il Conte e la Contessa Perletti e i loro figli e figlie.


Una secolare devozione che ancora nel 1800 si protraeva senza precedenti nel piacentino per San Corrado il Patrono di queste terre e genti, un culto ed un affetto che trova riscontro nelle parole che monsignor Gian Battista Rossi tenne nell’omelia recitata a Calendasco il 19 febbraio 1908: “Qua, dove, mezzo secolo è trascorso, non ancor sacerdote,iniziavo – chi più lo rammenta? – la mia carriera oratoria, prima di chiuderla un’altra volta qua io vengo per tenervi parola in questo giorno, fra tutti voi per solennissimo, di Corrado Confalonieri... Voi poi o signori, che da tempo venerate in Corrado il vostro Patrono, potete rendere testimonianza del quanto valga la intercessione di lui. Ne accade ne adduca i fatti che lo comprovano. Solo ricorderò, affinché più viva si risvegli negli animi nostri la gratitudine verso di lui, che allorquando, non ha guari, il fiume Po uscendo rigonfio oltre misura dal proprio letto, inondava spaventosamente le terre circonvicine, portando dovunque desolazione e rovina, risparmiava la vostra, e giunte minacciose le onde ai vostri confini si arrestavano d’un tratto, né ai vostri campi, né alle vostre case arrecavano danno veruno, per questo che nel terribile frangente invocaste fiduciosi il nome di Corrado, da lui implorando protezione e difesa... Di questo fatto voi serbando grata memoria nella devozione verso Corrado vi raffermate più ognora. Corrado alla sua volta, come in passato, anche per l’avvenire si mostrerà vostro Proteggitore amorosissimo.



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