cum ex eodem loco
iste Sanctus
ut praefertur
originem terrenam duxerit
iste Sanctus
ut praefertur
originem terrenam duxerit
Sulla origine terrena e spirituale del Santo in Calendasco di Piacenza l'antico Documento redatto in Curia a Piacenza è ben chiaro.
CIRCA L'INCENDIO
Una ipotesi poggiata su di una pergamena conservata nel Fondo : Convento di Quartazzola di S. Maria e S. Salvatore - pacco LXXVII, 1, documento fatto in data 11 gennaio 1589 a Piacenza presso Archivio di Stato di Parma,
ci dice che una pezza di terra di ben 200 pertiche piacentine (circa 50 prati da calcio per rendere idea dell'estensione) composta di campi coltivati, a prato e di bosco, è chiamata 'la BRUCIATA' cioè toponimo che designa un'area agricola che è scritto nella pergamena essere presso il S. Nicolò e Calendasco: segno della memoria di un precedente antico incendio.
LUOGO dell'incendio di San CORRADO ?
nella immagine sotto: è visibile tracciata con un riquadro nero-azzurro l'area detta 'la bruciata' toponimo importante per collocare l'incendio corradiano!
Sono anche visibili Campremoldo sotto, a nord ed il Campremoldo sopra a sud per comprovare che l'hospitio SUTTA Placentia è a NORD, così come effettivamente è Calendasco rispetto a Piacenza!
Rimandiamo per approfondimenti al volume edito dalla Compagnia di Sigerico di Calendasco nel 2006 a cura di U. Battini
San Corrado Confalonieri - I DOCUMENTI INEDITI PIACENTINI
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nella foto: la pala d'altare al centro dell'abside nel
Santuario di San Corrado Fuori le mura di Noto