LETTURE DEL BLOG N. 120.882 AL 24 GENNAIO 2024

Città e Diocesi di NOTO

FESTA E PROCESSIONE

DEL SANTO PATRONO


S. CORRADO CONFALONIERI



La particolare urna - che contiene il corpo del santo - preceduta dalle Confraternite e dai “Cili”, grandi ceri decorativi, viene portata a spalla dai Portatori, seguono la Banda Musicale e i fedeli che scelgono di fare il loro voto nel “viaggio scausu” (viaggio scalzo) dalla propria città sino al centro storico - ore 17.00
------------------------------------
Festa del Compratono della
Diocesi di Noto S. Corrado Confalonieri

Programma:

18 Febbraio
- ore 18.00 Vespri solenni nella Chiesa Cattedrale


19 Febbraio
- ore 10.30 Eucarestia Pontificale in Cattedrale

- ore 17.00 Processione con l'Arca di S. Corrado



L'ESISTENZA GIURIDICO-SOCIALE DELL'HOSPITIO DI CALENDASCO, SORTO LUNGO L'ASSE VIARIO DELLA VIA FRANCIGENA, NEL TRATTO DELLA PIU' ANTICA STRADA Placentia-Ticinum, è data dai documenti cartacei rinvenuti presso l’Archivio di Stato in Piacenza.

Si tratta di vari pezzi relativi al XVII sec., facenti parte della Diplomatica Speciale, quella riservata alla Scrittura Privata e che portano nel protocollo, nel testo e nell'escatocollo, quei caratteri maggiore importanza dell'atto stesso e la sua attinenza con la struttura stessa.

L'analisi delle parole latine, di cui tutti gli atti sono composti, ci apre le porte alla comprensione del luogo e del territorio.

Dove si legge "SUBTUS PORTICHUS HOSPITII DICTI LOCI" oppure " IN LOCO CALENDASCHI DUCATO PIACENTINO IN HOSPITIO DICTI LOCI PORTICHUS VERSUS" od ancora " IN LOCO CALENDASCHI….IN HOSPITIO STRATA PUBLICAM VERSUS", vi si ritrova un chiaro riferimento ad HOSPITIO, cioè luogo atto al ricovero di persone e animali al seguito, albergo, luogo di ospitalità per il viandante povero e non a caso, ancor oggi, sebbene a lettere ormai quasi illeggibili e cancellate dal tempo, sopra all'arco del portico di ingresso vi sono tracce di una scritta dicente:"QUI SI OFFRE VITTO ALLOGGIO E STALLA".

Era quindi luogo di ospitalità continua, cotidiana, per il viandante occasionale ma anche luogo di assistenza agli indigenti, agli ultimi del posto.

La dizione "SUBTUS PORTICHUS HOSPITIO", indica il luogo ove il documento è di fatto rogato; negli atti notarili e nei documenti in genere, ricorrono sempre i luoghi della redazione del medesimo, tra questi posso ricordarne alcuni incontrati nella loro più diversa specie:

"SUBTUS PORTICHUS HOSPITIO"

IN CAMERA SUPERIORA"
"IN CAMERA INFERIORA"
"IN CAMERA MAGNA"
"IN DOMO HABITATORI"
"IN HOSPITIO"
"IN CASTRUM CALENDASCHI IN CAMERA INFERIORA"

Lo stesso discorso vale per la posizione del luogo cui i convenuti stipulano l'atto:

"STRATA VERSUS"
"HORTUS VERSUS"

"CIMITERIUS VERSUS"
"STRATA PUBLICA VERSUS"
"CURIA VERSUS"
"STRATA ROMEA VERSUS"
DOMUS VERSUS"
"CURTILE VERSUS"

Il riferimento alla posizione è vario, oltre a questi esempi si può trovare citata ad esempio, la casa di un vicino, un confine di terre o altro.

Gli atti relativi all'Hospitale di Calendasco, danno la esatta ubicazione geografica dello stesso, dicendo "STRATA PUBLICA VERSUS".Nella dizione latina "STRATA PUBLICA" sta per STRADA PRINCIPALE, la via più importante, quella che andava a collegare il Borgo di Calendasco alla città.

In effetti, la via detta PUBLICA è tale proprio perché è di fatto la strada che porta il flusso principale di viandanti da e per la città. Le altre strade, quelle secondarie, riscontrabili nel territorio, vengono nomate in altro modo per cui si trova "STRATA LEVATA","STRATA CAMPESTRA" ecc.

Gli atti di cui vado alla descrizione, sono del XVII secolo, hanno una datazione che va dal 1660 al 1700 ,sono nella loro maggioranza inediti e mai pubblicati, nei loro testi riportano vari nomi di rogatari tra i quali non di rado i sacerdoti stessi del Borgo di Calendasco o delle zone limitrofe.

Ritroviamo i seguenti nomi di sacerdoti:

"BERNARDINO CERNUSCHO SAC. PIAC. ET ARCHIPRESBITERO DICTI LOCI CALENDASCHI"

"BATTISTA DE BORBONIS SAC PIAC. ET CAPELLANO DICTI LOCI CALENDASCHI"

"JOSEPHE MOLINARIS SAC. PIAC. ET ARCHIPRESBITERO DICTI LOCI CALENDASCHI"

"PAULO DE RATTIIS SAC PIAC ET CAPELLANO LOCI S.IMENTI"
"ANTONIUS MUSSUS SAC PIAC ET PRIOR ECCLESIA SANTI NICOLAI ULTRA TREBIA"

"GIOVAN BATTISTA DE BORBONIS CLERICO PLACENTINO HABITATORE LOCI PONTI NURI"

"PHILIPPO ZANILOTTO BEGANO SAC PIAC ET FITTUARIO"

"MARCHO BARBA SAC PIAC ET RECTORE LOCI COTREBIA"

"ANTONIO MONTESINO SAC PIAC TERRITORII NOSTRIS"

In altri documenti , quelli relativi al catasto ed al suo estimo, nei confini ricorrenti nel territorio, troviamo:

LA STRATA, LA STRATA CAMPESTRA, LA STRATA PUBLICA detta anche STRADA MAESTRA,LA STRADA LEVATA.utili al loro riconoscimento.

Tali atti perlopiu' in scrittura corsiva latina, erano destinati al singolo ed alla tutela dei suoi diritti e per questo erano rogati da un Notarius, nella fattispecie dal notaio piacentino L.D.

Questi atti sono quindi la prova certa della esistenza, ancora nel XVII sec:, dell'importante Hospitio ed essi avevano valore giuridico per cui prendevano il valore di "INSTRUMENTUM PUBLICUM", con caratteristiche ben precise ed il notaio che ha tramandato in "PUBLICAM FORMAM" l'atto giuridico compiuto, si è avvalso della Tachigrafia, cioè dell'uso delle abbreviazioni di parole.

Gli studi riportano che i Terziari francescani avevano in Italia molti romitori come quello detto 'al gorgolare' di Calendasco, ove spinti dal desiderio di perfezione, sotto la guida di un superiore da loro stessi scelto, si dedicavano al servizio degli infermi poveri e pellegrini presso qualche pubblico ospedale od ospizio.



Madonna del Gorgolare e S. Corrado

affresco nel romitorio calendaschese

opera di Bruno Grassi


Per approfondire

  • visita www.araldosancorrado.org
  • Questo Blog e' un prodotto amatoriale e non editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001
  • Segnalate i vostri commenti, suggerimenti, idee
  • Per informazioni devozionali e storiche sul Santo Corrado potete contattare la mail penitente@alice.it
  • Usate liberamente foto e testi ricordando di segnalare il sito da dove proviene il materiale
  • L'Araldo di San Corrado è il Collegamento Devozionale Italiano dei Devoti e Fedeli del Santo piacentino morto a Noto il 19 febbraio 1351 e nato in Calendasco (Piacenza) nel 1290