MAGISTERO e TRADIZIONE: un solo deposito della fede
Nel Concilio Ecumenico Vaticano II, nella Costituzione DEI VERBUM (7) si rimarca:
Affinchè il Vangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, gli Apostoli lasciarono come succesori i vescosi, ad essi affidando il loro proprio compito di magistero" ed al punto (8)
La predicazione apostolica che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva essere conservata con successione continua fino alla fine dei tempi.
Nello stesso Catechismo al punto 85 leggiamo:
L'ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è stato affidato al solo Magistero della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo, (Dei Verbum 10), cioè ai vescovi in comunione con il succesore di Pietro, il vescovo di Roma.
Punto 95:
E' chiaro dunque che la Sacra Tradizione, la Sacra Scrittura e il MAGISTERO della Chiesa, per SAPIENTISSIMA disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi che non possono indipendentemente sussistere e che tutti insieme, ciascuno secondo il proprio modo, sotto l'azione di UN SOLO Spirito Santo, contribuiscono efficacemente alla salvezza delle anime. (Dei Verbum 10)
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