LETTURE DEL BLOG N. 120.882 AL 24 GENNAIO 2024
Tutti i devoti e fedeli di ogni luogo in Italia
devono decisamente aderire a questo appello importante!
Lo pubblichiamo sull'Araldo perchè sia diffuso,
la nostra personale devozione ed amore a San Corrado
deve essere concretizzata!
Aprile 2009 - l'Araldo di S. Corrado web
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Da NOTO questo appello!
Inviato da Mons. Salvatore Guastella
perchè TUTTI ne prendiamo conoscenza
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Poter pellegrinare alla Grotta di San Corrado! E’ questo il voto di ogni suo devoto, perché da essa possano ricuperare un senso mistico di pace che invade la loro anima.



clicca sulla foto per ingrandire
ricordate che in questa Grotta ha vissuto il nostro amatissimo Patrono!



Questa lodevole iniziativa raccoglie fondi per il restauro degli affreschi (pitture rupestri) nella Grotta nel Santuario di San Corrado e. m., accetta donazioni spontanee dai netini e dai devoti del Santo Eremita Piacentino, da versare sul conto intestato a:

Parrocchia San Francesco d’Assisi
IBAN
IT 48 B 03032 84740 01000 000 2282
Presso la Banca CREDEM agenzia di Noto, indicando la causale: “Fondo per il restauro delle pitture rupestri della Grotta di San Corrado”.


La venerata Grotta di San Corrado Confalonieri, cuore della devozione al Santo Eremita Piacentino, patrono della Città e Diocesi di Noto, ricorda a noi e a tutti i devoti la sua presenza; ci fa sentire così in ottima compagnia nel cammino verso Cristo lungo le strade della vita. Al pellegrino e al visitatore attento, questo Sacro Speco ricorda il primato della preghiera e del Vangelo, che offre la sintesi tra la lode a Dio e il servizio del prossimo, incominciando dagli ultimi.
Nella Valle dei Pizzoni, la Grotta mostra sul duro sasso il segno delle ginocchia del Santo Eremita orante, così come plasticamente vedi in quel bel san Corrado in ginocchio, scolpito in candido marmo e a grandezza naturale da Giuseppe Pirrone, 1936).

Là, nella grande nicchia rocciosa di fondo, dietro l’altare, si possono scorgere tracce di un antico affresco: tradizione e storia tramandano che raffigura la Madonna col Bambino tra due Santi. Il dipinto ha certo subìto ritocchi e restauri lungo i secoli; esso comunque è databile almeno alla prima metà del secolo XVI.

Sollecitati interventi di restauro: 1] «Il restauro conservativo è stato più volte sollecitato dalla Curia Vescovile di Noto tramite la Sovrintendenza ai BB.CC. di Siracusa, ma finora non c’è stata la disponibilità di fondi da parte dell’Assessorato Regionale BB.CC.AA.- Per il restauro sono necessari € 25.000. Bastano uno o più sponsors o duemilacinquecento persone (tra netini, devoti di San Corrado, operatori turistici, albergatori, commercianti, amanti del bello e della cultura) che contribuiscano con € 10 ciascuno» (Corrado Scala); 2] «Si tratta del restauro conservativo dei cicli di affreschi e non di un unico affresco.

E’ necessario bloccare al più presto gli attacchi dei funghi, di radici devastanti che hanno fatto saltare il sottile strato di malta. Ovviamente l’intervento su roccia presuppone il distacco degli affreschi che, se non è fatto da persone altamente specializzate, innesca la distruzione del bene. Io penso comunque che, pur non trattandosi di un intervento semplice, ciò che troveremo sotto lo strato più danneggiato degli affreschi potrebbe ripagarci» (Architetto Gaetano Malandrino); 3] «Pare che il dipinto – un tesoro che sta scomparendo – sia l’unico esemplare risalente al ‘400 nella zona del Val di Noto e quindi di grande valore artistico-culturale» (Lucia Tumminieri).


Poter pellegrinare alla Grotta di San Corrado! E’ questo il voto di ogni suo devoto, perché da essa possano ricuperare un senso mistico di pace che invade la loro anima.
San Corrado Confalonieri rimuneri quanti contribuiscono generosamente al restauro degli affreschi nella sua venerata Grotta!


Mons. Salvatore Guastella



Per approfondire

  • visita www.araldosancorrado.org
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