Una interessante questione storica che ha trovato in questi ultimi anni una risoluzione è quella che riguarda l’hospitio ed eremo dei fraticelli penitenti di Calendasco.
A prescindere dal fatto che il sacerdote e storico netino Girolamo Pugliese è colui che nel suo libro in prosa su San Corrado dice che l’eremo ove si ritirò alla conversione il santo era comunemente detto ‘del Gorgolare’, (siamo nel 1568), lo stesso Pugliese è anche colui che lo indica essere nelle vicinanze della città di Piacenza, precisamente: “Villa sutta Placentia numinata”, e sappiamo che la località che cita è posta a nord.
Effettivamente tanti storici siculi e non solo, nel ‘500 ed oltre scrissero di questo santo eremita piacentino, vissuto nel periodo della sua matura vocazione in fama di santità nella ormai conosciuta grotta della ‘Valle dei Miracoli’ cioè la Valle dei Pizzoni di Noto; solo il Pugliese però ci dice nei suoi versi in prosa del romitorio detto volgarmente del ‘Gorgolare’, di regola gli altri storici rendono solo notorio il fatto che Corrado si ritira in un convento di francescani, così è ad esempio nella Biblioteca Sanctorum.