LETTURE DEL BLOG N. 137.367 A SABATO 29 MARZO 2025

LA RECENSIONE DEL LIBRO

IL TESTO SCRITTO DA CARMELO SCIASCIA
SCRITTORE E SICILIANO DOC
La recensione del libro "I documenti del culto a San Corrado"
di Umberto Battini
Il libro di Umberto Battini “I documenti del culto a San Corrado” sarà presentato il 5 giugno -ore 18.00- alla Fabbrica dei grilli, in via Roma, 163 a Piacenza, nell’ambito della rassegna dei mercoledì curata dal poeta-scrittore Claudio Arzani, che da due anni promuove gli scrittori e la cultura piacentina. La Fabbrica dei grilli è una realtà ideata dall’ingegnoso Bernardo Carli già dirigente del locale Liceo artistico con lo scopo primario dell’inclusione, considerata la realtà multietnica del quartiere. La Fabbrica dei grilli è un luogo di rigenerazione urbana dove, attraverso il volontariato e la cultura, si promuove la solidarietà e l’accoglienza.
 
Ci sono nomi che si legano a luoghi, come nomi che si legano a particolari eventi e personaggi. Ed ancora ci sono nomi che richiamano subito alla memoria luoghi e personaggi. Sant’Antonino o Scalabrini sono nomi che rimandano alla città di Piacenza, come dire Recanati è tutt’uno con Giacomo Leopardi. Se poi a tutto ciò si aggiunge l’etimologia del nome stesso qualsiasi dubbio cede le armi ad una verità lapalissiana che identifica il personaggio con i suoi studi e la sua devozione.
 
Mi riferisco ad Umberto Battini. Dire Umberto Battini è un chiaro riferimento a San Corrado Confalonieri e ad una località: Calendasco. Nel medioevo i nobili, dediti alla caccia, attendevano con l’arco e le frecce pronti a colpire la selvaggina, vi era tra la servitù chi batteva le siepi per far fuggire dai loro nascondigli le prede. È storicamente accertato come dalla figura dei battitori detti battini deriva il cognome Battini. Sappiamo che Corrado Confalonieri era un nobile che amava la caccia e che si serviva di tanti battitori (battini) durante le sue scorribande nelle campagne piacentine. Umberto porta questo antico cognome, come segno di un destino premonitore, proprio di un servitore di San Corrado.
 
Ed ancora, Battini nasce e vive a Calendasco, il paese dove sorge il castello che ha dato i natali al Santo. Evento che si ricorda e si festeggia il 19 febbraio, il suo dies natalis, avvenuto nel 1290. E del Castrum Calendaschi, feudo per duecento anni della nobile famiglia dei Confalonieri, Umberto ci ha rivelato e continua a rivelarci tutte le vicende che hanno caratterizzato e continuano a farne la storia.
Ed ancora. Oltre a Calendasco, è conseguenziale riferirsi ad un’altra lontana città: Noto, nota (scusate la cacofonia) città barocca nella omonima vallata siciliana. Proprio in quella città visse in santità e morì Corrado Confalonieri. Dei legami tra il paese di Calendasco e la città di Noto, Umberto è un fine cultore. Ha tessuto legami stabili tanto da diventare Socio Onorario dell’Associazione dei Portatori dei Cilii di Noto. Un prototipo di questi ceri è stato donato dai netini e si trova presso la chiesa di Calendasco.
 
Tutto ciò come premessa per rendere di pubblico dominio un nuovo studio di Umberto Battini dato alle stampe i questi giorni “I documenti del culto a San Corrado”, libro che raccoglie le carte originali di Calendasco circa il Patronato secolare del Santo. Si inizia col fare la storia della chiesa di Calendasco del ‘900, per riportare documenti e fatti di tanti secoli addietro. Questa ricerca segue il volume del 2006 “San Corrado Confalonieri – i documenti inediti Piacentini” e la pubblicazione del 2005 “San Corrado Confalonieri – il cercatore di Dio”.
 
A queste pubblicazioni vanno aggiunte le tante mostre che Umberto ha realizzato a Piacenza ed a Calendasco. Sì, proprio a Calendasco nell’antico Romitorio, che aveva visto la conversione di Corrado e la sua adesione alla regola francescana nel 1315. Il Romitorio è stato sempre messo a disposizione per tutte le iniziative culturali che, di volta in volta, si sono succedute e che hanno riguardato la storia del borgo e la figura di San Corrado, dal pittore e maestro Bruno Grassi, che tanto ha contribuito per custodirne la memoria. Le mostre organizzate da Battini hanno riguardato i documenti che attestano il culto del Santo, l’iconografia che nei secoli è dilagata in tutta Italia ed i legami del sito e del Santo con la via Francigena.
 
La documentazione storica è sicuramente il piatto forte di tutta la produzione di Umberto. I miracoli sono un attributo della santità, che può essere accolta solo secondo un atto di fede, i documenti sono un dato fattuale a cui tutti dobbiamo sottostare perché espressioni inconfutabili della storia. Allora non ci rimane altro che accogliere questa nuova pubblicazione come un contributo non solo alla santità di Corrado, ma come un contributo alla conoscenza della storia tout court.
 
Carmelo Sciascia  scrittore


RECENSIONE LIBRO 2024

ECCO L A RECENSIONE DEL LIBRO
FATTA DALLO SCRITTORE SICILIANO
CARMELO SCIASCIA
Una importante presentazione apparsa sul quotidiano di Piacenza "ILPIACENZA" scritta da un uomo di grande cultura, siciliano doc, Carmelo Sciascia.
Il libro raccoglie documenti inediti mai pubblicati prima.

LIBRO 2024

TRE PRESENTAZIONI IMPORTANTI
SARANNO FATTE NEL PROSSIMO GIUGNO
In seguito vi comunicheremo il luogo esatto, la data e l'ora

1 PIACENZA
2 CALENDASCO
3 BETTOLA

 


NUOVO STUDIO STORICO 2024

PUBBLICATO UN LIBRO NUOVO
CON DECINE DI CARTE INEDITE
DELL'ARCHIVIO DI CALENDASCO
CON IL RAPPORTO DIRETTO CON NOTO
GIA' 120 ANNI FA
Mai nessuno aveva pubblicato le carte contenute nell'Archivio della Parrocchia di Calendasco di Piacenza.
Strepitosi incartamenti originali, verbali, che ci testimoniano il legame diretto con Noto ma non solo!
I Vescovi e i discendenti festeggiavano nel borgo dei Confalonieri e vennero anche fatti dipingere tanti nuovi affreschi del Santo! Purtroppo oggi finiti sotto allo scialbo giallo pitturato nel 1971.


 


Per approfondire

  • visita www.araldosancorrado.org
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  • L'Araldo di San Corrado è il Collegamento Devozionale Italiano dei Devoti e Fedeli del Santo piacentino morto a Noto il 19 febbraio 1351 e nato in Calendasco (Piacenza) nel 1290
  • San Corrado Confalonieri è stato un penitente, terziario francescano, vissuto da eremita in Noto, nella Valle dei Tre Pizzoni dentro ad una grotta