LA STORIA DI COME FU REALIZZATO
Nel 2020 ricorrevano i 70 anni da quando è stato creato e donato il Braccio in argento che contiene la reliquia insigne di S. Corrado Confalonieri a Noto
UN ANNIVERSARIO
IL BRACCIO RELIQUIARIO
Donato dal popolo di Noto nel 1950
di Umberto Battini
studioso di S. Corrado
Quest’anno
particolare sembra mettere tutto nell’ombra e così anche per la solenne
festa agostana processionale di S. Corrado: ma ugualmente trarremo
vantaggio da quello che si potrà fare per onorarlo con i pontificali
solenni in cattedrale.
Ma
non dobbiamo dimenticare due eventi storici che segnano il culto: la
Invenzione nel 1620 dei Cilii ed anche il dono 70 anni fa del
braccio-reliquia del Patrono!
Infatti
lo scopriamo leggendolo dal basamento del reliquiario stesso dove è
incisa la seguente dedicatoria: Grati Animi Causa Netini + A D + 1950 e
cioè così tradotto: I Netini grati per i piaceri ricevuti Anno del
Signore 1950.
Ed
anche è visibile sotto alla mano il punzone dell’argentiere: De Vecchi e
le sue proprie simbologie, infatti ad ogni argentiere viene assegnato
un proprio personale sigillo, un marchio di fabbrica per intenderci,
legalmente riconosciuto.
Il
popolo devoto di Noto donò esattamente 70 anni fa questo reliquiario in
argento la cui realizzazione venne affidata ad uno dei massimi
argentieri italiani, la De Vecchi di Milano fondata nel 1935.
Il
braccio creato da Piero De Vecchi scultore e incisore di fama, in
argento 800, è un capolavoro d’arte, i netini per questo prezioso dono
alla Gloria di S. Corrado per le grazie ricevute, vollero affidarsi ad
uno dei massimi argentieri viventi del tempo e questo è un indizio di
come l’amore al patrono si elevasse tra arte e culto senza badare a
spese.
Questo
anniversario non deve passare inosservato ai fedeli d’oggi, questo è
una testimonianza e quel braccio che tante volte abbiamo baciato con
rispetto ha tutta una sua storia nobile, di popolo generoso e devoto.
In
questi 70 anni migliaia sono stati i fedeli che hanno potuto venerare
S. Corrado per mezzo di questo importante reliquiario e farne momoria
storica è un atto dovuto di onesta riconoscenza.
Umberto Battini