LETTURE DEL BLOG N. 120.882 AL 24 GENNAIO 2024

I PORTATORI DELL'ARCA


LA SPINA DORSALE DELLA PROCESSIONE
I PORTATORI DELL'ARCA DI SAN CORRADO
Il loro servizio è prezioso e lodevole

di Umberto Battini
    studioso di San Corrado 




Da secoli, uomini devoti netini, portano per le vie della Città di Noto le sante spoglie del Patrono.
Un'opera che racchiude amore per San Corrado ed anche sacrificio, infatti il trasporto della grandiosa vara sulla quale è posta l'Arca comporta fatica, tensione, responsabilità che però sono attenuati dall'amore profondo verso il patrono.
La devozione è uno dei pilastri che spinge questi uomini a sopportare questa fatica responsabile, infatti le processioni hanno solitamente una durata di qualche ora perchè il Santo viene portato in trionfo - tra migliaia di fedeli - per le tante vie cittadine, quasi che San Corrado sembri bussare ad ogni porta dove è atteso con reverenza e amore.
Questi lodevoli portatori del Santo portano sulla loro pelle il segno di anni di dedizione: se avrete l'occhio attento di guardare le loro spalle, potrete scorgere il loro muscolo su cui poggia la trave della vara, grandemente deformato.
Ma per amore e lode al Patrono, per portarlo a tutta la città, si sopporta anche questo ed anzi per certi versi è un orgoglio averlo: è il segno di S. Corrado portato sulla propria pelle.
La Società dei fedeli e Portatori di S. Corrado, così come la conosciamo ai nostri giorni, venne fondata dal devoto netino sig. Paolo Bufalino, come risulta dalla documentazione, il 19 febbraio del 1947. Lo Statuto societario nel corso degli anni venne modificato e da qualche anno vige quello approvato dal vescovo attuale di Noto mons. Antonio Staglianò.
Certamente però la loro storia ha radici più antiche, che sarebbe utile e bello riportare alla luce, perchè la cassa con il corpo di S. Corrado e poi l'Arca argentea, da quel lontano 1351 viene portata a spalla in processione.
E moralmente il primo sigillo ai Portatori dell'Arca venne data proprio quel 19 febbraio del 1351, quando la cassa col santo corpo fu trasportata solennemente dalla grotta alla chiesa del Crocifisso (parliamo di Noto Antica) ed anche fu l'inizio morale dell'uso oggi consueto, dei cilii, perchè a quel tempo sappiamo che venne trasportata con un contorno di ceri ardenti.
Bisogna leggere attentamente la storia della città netina sugli aspetti devozionali al Patrono perchè possono mostrarci degli ammirevoli esempi che ancora oggi abbiamo sotto agli occhi grazie ai Portatori dell'Arca e dei Cilii e che sono la colonna portante di centinaia di anni di amore a S. Corrado.



Per approfondire

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