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dal PO a PIACENZA passando per Calendasco

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LEGGETE l'articolo stampa
apparso sul quotidiano di Piacenza
LIBERTA'
di lunedì 6 settembre 2010
sulla XXII Traslazione
www.araldosancorrado.org



CALENDASCO
storia cultura e santità

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articolo apparso su LIBERTA' quotidiano di Piacenza
di venerdì 20 agosto 2010




Due eccellentissimi VESCOVI
omaggiano la storia calendaschese:
i SANTI sono la Gloria del cristiano

SAN CORRADO
pellegrino Patrono di Calendasco
passaggio sul PO della Via Francigena


VITA in forma breve, per ricordarcela durante l'estate come percorso meditativo


San Corrado Confalonieri

Protettore potentissimo


Corrado Confalonieri, venerato il 19 febbraio, giorno della sua morte nel 1351, era un frate francescano del Terzo Ordine Regolare. Originario del borgo di Calendasco, in provincia di Piacenza, dove nacque nel 1290, era discendente di una nobile casata guelfa fedele alla Chiesa.

La sua conversione e l'avvicinamento alla fede arrivano in seguito ad un fatto accadutogli durante una battuta di caccia nelle campagne piacentine assieme ad amici e familiari. Infatti insoddisfatto per la scarsa resa della battuta di caccia, appicca il fuoco tra le sterpaglie per stanare qualche preda. Questa sua ingenuità porterà alla distruzione di boschi e case. Nascondendo la sua responsabilità, viene incolpato e condannato un contadino. Non dandosi pace per l'ingiustizia causata, si costituisce perdendo tutti i terreni posseduti come risarcimento per i danni causati.

Corrado, di comune accordo con la moglie Giovannina, così come prescritto dalla regola dei Terziari, veste il saio da frate mentre la moglie quelli di clarissa. Resta nel piacentino fino al 1335, anno in cui comincia a seguire una vocazione anacoreta che rinnega tutto il materiale per dedicarsi esclusivamente alla cura dello spirito. Percorre l'Italia per 5 anni fino a raggiungere la città di Noto nel 1940.

Per due anni, ospite di Guglielmo Buccheri, altro eremita ex scudiero, soffre le attenzioni dei fedeli che gli chiedono consigli, quindi decide di ritirarsi in una zona inospitale quale la Grotta dei Pizzoni in piena solitudine e meditazione. Da quel momento iniziano le guarigioni miracolose ad opera delle sue preghiere.

Il miracolo più ricordato dalle masse è quello dei pani, infatti in piena carestia (1348-1349) dispensava pane caldo, impastato dagli Angeli, a chiunque si rivolgesse a lui in piena fede. Anche il Vescovo di Siracusa, che visitò il santo nel suo eremo netino, ricevette in dono un fragrante pane caldo, constatando personalmente come Corrado non avesse nulla a disposizione per la preparazione e la cottura.

Morì il 19 febbraio del 1351 in ginocchio con gli occhi al cielo.
i frati in abito bigio del TOR
come l'amato san Corrado


19 febbraio 2010
Noto Calendasco Piacenza Roma
Siracusa Avola
uniti nella Solennità di San Corrado Confalonieri



edito a Noto nel febbraio 2010
un elegante volume sul Patrono
scritto da Santo Mortillaro


N O T O
domenica 7 febbraio 2010
Esposta l'Arca del Santo sull'altare maggiore
della Cattedrale
s. Messa ore 18

L'Arca del Patrono è stata accompagnata dai Portatori di San Corrado e dai Portatori dei Cilii
Al termine del Rito religioso in una Cattedrale di Noto piena all'inverosimile - centinaia e centinaia di Devoti e Fedeli - è stato presentato un prezioso volume
scritto da Santo Mortillaro.

Il libro è titolato:
Corrado Confalonieri il Santo del pane caldo


VITA del PATRONO
di Giovanni Parisi
Stampata a Siracusa dalla Parrocchia e Convento
S. Corrado Confalonieri TOR
a cura di p. Antonio Panzica TOR


Per approfondire

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